La Lega Navale Porto Pino a Valencia 2007
di Francesca Melis
In attesa che arrivi il vento sul circuito J24 e sui campi di regata di Valencia, non potevamo non raccontarvi come vanno le cose in Spagna. I nostri dirimpettai hanno infatti avuto la fortuna di poter ospitare nelle proprie acque la 32° edizione della più conosciuta e seguita manifestazione velica mondiale, la America's Cup. Partiti alla volta della Costa Valenciana, abbiamo seguito il 13° act della Louis Vuitton Cup, ovvero le entusiasmanti regate di flotta.
Valencia 2007 - pubblico
Valencia 2007 - bandiera sarda
Valencia è la terza città della Spagna dopo Madrid e Barcellona, conta più di 800.000 abitanti ed è una città in rapida crescita, aiutata anche dai rinnovamenti in vista della Coppa America. Le sue origini sono anticamente romane, poi arabe e infine, dopo gli anni del franchismo, la Comunitat Valenciana ha finalmente ottenuto l'autonomia amministrativa. Chi è stato a Barcellona sa quanto diffusa sia in Catalogna la lingua locale, il catalano, talvolta di problematica comprensione per un italiano (non algherese!) che la senta parlare per la prima volta (ehm...tancat?! amb?! cap?!)
Valencia non è più terra catalana, ma linguisticamente parlando ne rappresenta la "coda": il valencià ha col català origine comune, enorme somiglianza e un'altrettanto grande diffusione. Nonostante ciò, i nostri incontri-scontri col dialetto saranno più rari che col catalano, e sembrano svanire a sud di Tarragona. In occasione di un viaggio di perlustrazione nell'autunno dello scorso anno, abbiamo avuto occasione di cogliere gli aspetti più tipici di questa città prima che venisse "truccata", abbellita, ripulita per i turisti che l'avrebbero vista quest'anno per la prima volta. A quei tempi il Port, ora chiamato America's Cup Park e centro di tutto, ospitava solo la base di Luna Rossa (foto a destra), il piccolo museo con
Valencia 2007 - base Luna Rossa Prada
Valencia 2007 - store Luna Rossa
annesso store (foto a sinistra) e una struttura, ora sede delle televisioni, con la scritta cubitale 32nd America's Cup, quasi a ricordare che da quel momento in poi l'impegno della città per la manifestazione sarebbe stato totale (foto a destra). L'impressione in quel momento era che la città fosse in tremendo ritardo, e l'aspetto del porto, ben poco turistico, coi suoi tinglados ancora vuoti, sembrava confermarlo.
Valencia 2007 - 32nd america's cup
Lavori di ricostruzione, quartieri di baracche fatiscenti adiacenti la zona portuale, enormi edifici inutilizzati e pericolanti che improvvisa-mente oggi assumono un'importanza fondamentale per la Coppa. Tutto ciò che non è stato possibile portare a termine, abbiamo notato, è finito dietro grandi pannelli con grandi scritte pubblicitarie. A rivederlo oggi, sembra quindi di stare in un altro posto
Valencia 2007 - basi
Sono stati completati i lavori di ampliamento (da 150 a quasi 700 posti barca), i teams hanno preso posto nelle varie basi (foto a sinistra) - anch'esse costruite per l'occasione - è nato il Veles e Vents, gigante di vetro e cemento a quattro piani da cui si puo godere di una bellissima vista del porto (foto a destra);
Valencia 2007 - Veles e vent
è poi sorto dal nulla tutto ciò che fa da contorno all'interno del Park, edifici, passeggiata a mare, prati verdi...da porto industriale a porto turistico di lusso, ora al posto dei container dai quali era quasi totalmente occupato fino all'anno scorso, ci sono turisti, molti turisti. La settimana della grande festa di inaugurazione, il visitatore numero 2.000.000 ha varcato i cancelli della security per entrare al Park (foto a destra). Non c'è da meravigliarsi che la città di Valencia sia entusiasta della Coppa America...
Valencia 2007 - park

Come arrivare, come muoversi
Valencia 2007 - cartelli stradali
Già. Como llegar a Valencia? Iniziamo col dire che la città possiede un aeroporto (a pochi km dal centro) in cui l'economicissima Ryan Air vola da Pisa, Roma, Milano. Da Cagliari e Alghero ci sono voli diretti con la stessa compagnia per Pisa. Un'alternativa valida, nel caso in cui si voglia passare per Barcellona, è atterrare a Girona e proseguire in treno, in bus o in auto verso sud. (foto a sinistra). Abbiamo volutamente tralasciato le prime due alternative per questioni di orari, costi e comodità. Numerose compagnie offrono il noleggio auto a prezzi irrisori, con possibilità di prenotare prima di partire; se si viaggia in due o più persone il risparmio è assicurato.
La guida Michelin consiglia l'autostrada (AP7) in quanto a scorrevolezza e velocità, in caso contrario anche la superstrada (A7), che in alcuni tratti costeggia il mare, fa al caso nostro. La nostra esperienza ha trovato pro e contro in entrambe le cose: l'autostrada è veloce ma si tenga bene a mente che il limite di velocità sulle autostrade spagnole è di 120 km/h. Un sistema di rilevamento incrociato (autovelox più elicotteri) lascia poco scampo ai trasgressori. Può capitare di imbattersi in code soprattutto vicino alle uscite per le maggiori città e in occasione di vigilie delle festività. La superstrada permette invece di godere maggiormente del panorama dei luoghi che attraversate, come le distese d'agrumi a perdita d'occhio nella Comunitat Valenciana, a discapito dell'agilità; scegliendo la seconda il risparmio si aggira intorno ai 30 euro (pedaggi autostradali) (foto a destra). Una volta arrivati, a voi la scelta di come spostarvi.
Valencia 2007 - cartelli stradali 2
Valencia offre varie opzioni
  • Il taxi. Con dieci euro attraversate la città da un capo all'altro, la spesa minima si aggira intorno ai tre euro (tariffe). Dovunque vogliate andare, e a qualsiasi ora, c'è senza dubbio un taxi pronto ad accompagnarvi. E' un viavai continuo, dovuto al fatto che è questo il mezzo di trasporto più veloce e più pratico. Trovare un parcheggio all'aperto è un impresa e per questo gli spagnoli hanno rivalutato questo mezzo di trasporto, divenuto qui più economico che in tutte le altre grandi città europee. Nell' AC Park la base dei taxi si trova ad ogni ingresso.
  • L'auto. Il traffico ordinatissimo dai mille semafori farebbe quasi venir voglia di usarla come principale mezzo di locomozione, se non fosse per l'assenza quasi totale di parcheggi a cielo aperto e il costo talvolta eccessivo di quelli sotterranei (talvolta più di 2 euro/h): molto poco economici quindi, ma indispensabili! Ogni luogo d'attrazione turistica possiede un proprio parcheggio, la cosa che più ci ha stupito è che quelli adiacenti all'AC Park, e ad esso riservati, fossero assolutamente gratuiti. Un consiglio utile in questo caso è non arrivare troppo tardi la mattina... potreste non trovare posto e dover ricorrere a quello a pagamento.
  • La metro. Solo tre linee, che nel nostro caso risultano del tutto inutili, perche nessuna delle tre serve il Port. Sono forse più utili per spostarsi al centro. A vostro rischio e pericolo, però: è cronaca recente il deragliamento di una carrozza dovuta alla scarsa manutenzione dell'impianto (30 vittime)....
  • I bus. Anche qui abbiamo avuto poche possibilità di sperimentare, perchè spostarsi in taxi è molto, molto più comodo.
  • I bus turistici. Un modo interessante per visitare la città, solo se se avete a disposizione poco tempo. Valencia ha tante attrazioni concentrate in tre punti fondamentali: il centro storico, la Città delle Arti e delle Scienze e il Porto. Una volta raggiunte sono tutte facilmente visitabili a piedi, e distribuite in uno spazio limitato, per cui anche questo non è un mezzo che vi consigliamo.
  • Le bici. Valencia (è tutta in piano) ha un'invidiabilissima rete di piste ciclabili, tutte molto sfruttate. I velisti dell'AC si spostano prevalentemente con questo mezzo, e ogni mattina presto l'Avinguda del Puerto è un continuo sfrecciare di divise dei vari team sulle biciclette, primi fra tutti i ragazzi di Luna Rossa. Vi basterà informarvi per sapere dove poterne affittare una a un costo davvero irrisorio.
  • I piedi. Soprattutto se il motivo della visita è la Coppa America, l'ideale è avere un appoggio il più vicino possibile al porto, e muoversi a piedi. La città non è pericolosa se si rimane in zone trafficate e comunque ci sarà sempre un taxi disposto a riaccompagnarvi in hotel quando non riuscirete più a camminare, dopo una cena luculliana a base - manco a dirlo - di paella (foto a destra), nata proprio qui a Valencia.
Valencia 2007 - paella
All'interno del Park ci si sposta tranquillamente a piedi, o volendo, data l'estensione, coi roller! Per chi non avesse voglia di camminare, un trenino fa la spola tra l'ingresso e il molo, il punto più vicino al campo Juliet (quello più a sud) (foto a destra). Un'alternativa divertente sono quei fantastici biruote...Noi però non siamo riusciti a capire dove e come si potessero prendere. Una bella cosa del Park è che tutte le attrazioni, a parte il pallone aerostatico, sono gratuite! ...però fate attenzione! Un caffè Nespresso lo pagate minimo tre euro...
Valencia 2007
Valencia 2007
Valencia 2007
Valencia 2007
Continua in: SITO UFFICIALE dell'AMERICA's CUP in italiano: http://www.americascup.com/it


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